di Eugenio Baresi
Oggi riportiamo cose dette nell’aula
del Parlamento nel 1994.
Portano rammarico e tristezza.
Sembrano dette oggi, per problemi
dell’oggi… per ingiustizie dell’oggi.
Come è possibile che nulla sia
cambiato?
Ventisei anni trascorsi nella ripetizione di un dramma di giustizia oppressa e negata che ha sconvolto la libertà e l’espressione del voto popolare.
Considerazioni preoccupate, per nulla
offensive, ma quasi un accorato appello affinché il primato della
democrazia che si esprime nel confronto politico corretto fosse
recuperato.
Ma sono trascorsi ventisei anni e siamo
ancora allo stesso punto.
In troppi l’hanno negato perché la sua
negazione ha consentito la loro preminenza.
Ma ha imbrogliato i cittadini, ha
stravolto la verità dei fatti e ha frodato la libertà del
confronto.
Ecco le cose dette nel dicembre 1994.
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