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pensieri sull'attualità

Mese: Marzo 2020 (page 1 of 4)

Il lavoro.

Quello che conta è il lavoro.

Il mondo è cresciuto, nel bene e nel male, perché l’uomo ha intrapreso, ha rischiato, ha costruito, ha lavorato.

Purtroppo non è facile nei tempi dell’oggi avere il lavoro e tanto spesso è anche difficile conservare il lavoro.

Entrambe le situazioni difficili da sopportare e da accettare.

Essere inutili non è una condizione di piacere.

Allora quello che si deve fare è attivare tutto il possibile perché il senso dell’inutilità non diventi disperazione.

Non è facile sia essere dalla parte di chi il lavoro non lo ha, sia essere dalla parte di chi deve realizzare le possibilità perché il lavoro ci sia.

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Sarebbe bello avessimo torto.

Nel provvedimento Salva Italia tutti hanno riportato come vi sia stata la sospensione dei termini per i pagamenti di varie cartelle fiscali dall’8 marzo al 31 maggio.

Praticamente nessuno ha fatto notare che la proroga di questi due mesi ha comportato l’allungamento di due anni per gli accertamenti fiscali dell’anno 2015.

Insomma, normalmente, il fisco ha 5 anni di tempo per verifiche e controlli, e così e invece, per quei meccanismi perversi che solo le norme fiscali italiane possono produrre ecco che una proroga di due mesi porta a due anni di proroga nelle verifiche.

Il problema è che nei prossimi due anni non avranno più nulla da controllare perché non ci saranno più le imprese da controllare… perché fallite.

Ma non è il solo problema.

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La Risurrezione. Le iniziative per realizzarla nella concretezza del lavoro e dell’impresa.

L’immagine non appare da nessuna parte. È un fotogramma tratto dalla diretta televisiva. Il Santo Padre rientra nella Basilica di San Pietro dopo aver impartito la benedizione Urbi et Orbi.

Faticosamente, nell’incerto procedere che fa ondeggiare il Santissimo quasi rappresentasse l’ascesa con la croce.

Croce che infine rappresenta la vittoria della vita.

Oggi il Vangelo parla della risurrezione di Lazzaro.

Non pensate che sia blasfemo quello che, partendo dalla Santità, arriva all’economia dei fatti.

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Europa: perché è così difficile dire come stanno le cose?

Quando nacque il primo nucleo della Comunità Europea si usciva dalla guerra, si manifestavano alti valori morali, si presentavano uomini colti e preparati.

Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e Robert Schuman, tre democratico cristiani, realizzarono una unione di stati che per centinaia di anni si erano combattuti, si erano vicendevolmente impossessati di reciproci territori, si erano lasciati alle loro spalle migliaia e migliaia di morti.

L’Europa nacque sul profondo rispetto fra persone che misero in gioco sé stessi per raggiungere uno storico risultato.

Con gli anni sono cambiati gli uomini e ovviamente le situazioni.

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Un “curioso” modo di informare.

Che questo maledetto virus sia nato in Cina è un dato di fatto.

Che le autorità cinesi lo abbiano lasciato “libero”, nascondendolo fino a che non è divenuta evidente la sua pericolosità e la gravità delle conseguenze, è altrettanto un dato di fatto.

E quest’ultima non è solo una responsabilità, ma è più gravemente una colpa.

Ora detto ciò mi guarderei bene dal ringraziare con così tanto afflato i cinesi perché ci mandano del materiale sanitario e qualche medico.

La riconoscenza è un dovere, ma in fondo il loro aiuto ricambia quello che noi abbiamo fatto quando Wuhan è stata aggredita dal virus.

Ed a proposito di riconoscenza ci sono poi russi, cubani e statunitensi.

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25 marzo: Annunciazione del Signore.

Il dipinto che qui ci racconta l’Annunciazione del Signore è particolare.

Un dipinto di Caravaggio.

In questo dipinto non è l’abitudine che ci richiama la consueta rappresentazione dell’annuncio dell’Angelo a Maria con la levità dell’immagine, la dolcezza dei colori, la trasparenza dell’aria, l’armonia delle figure.

Scuro, in una natura scarna ed essenziale, quasi drammatico nella forza delle figure, nella preminenza dell’Angelo su una Maria inginocchiata e abbandonata alla parola.

Una tenue luce nella purezza del giglio.

Un bianco bagliore oggi tanto necessario.

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Che curiosa l’etica per certe banche.

In attesa degli sviluppi di una offerta pubblica di scambio come quella di Intesa verso UBI banca appare particolarmente curioso quanto accade alle azioni di UBI.

Non azioni qualsiasi, ma quelle di chi con poco ne controlla la gestione.

Se poi accade anche che, in un momento tanto complicato, si trovi il tempo di sostituire un consiglio di amministrazione di una banca controllata appare una ulteriore fonte di lecita curiosità.

Ovvio tutto legittimo, ma raccontato con maggiori particolari parrebbe quantomeno incomprensibilmente legato a quei valori etici che hanno portato i medesimi a motivare la contrarietà all’offerta di Intesa.

Che poi, per la verità, non si sa quali siano questi particolari, unici ed esclusivi valori etici è altra legittima curiosità.

Ma vediamo.

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Brescia: fatti non parole.

Hanno telefonato al Sindaco di Brescia. Le massime autorità.

Invero in questi giorni le massime autorità hanno chiamato tanti in giro per l’Italia.

Allora serve che ci siano fatti, visto che non ci sono stati.

Brescia esclusa dal Governo sul rinvio di pagamenti fiscali.

Brescia bloccata dalla Regione nella realizzazione di un ospedale in Fiera, dopo che per prima ne aveva pensato.

Ospedali aggiuntivi a Cremona, Piacenza, Bergamo e Milano.

Che ci facciano sapere che ci staranno vicini è assolutamente inutile, quello che sarebbe servito sarebbero stati i fatti, che peraltro sarebbero ancora necessari.

Ma la ripetizione dei verbi declinati al condizionale è il dramma che viviamo e non uno scioglilingua.

Caro Sindaco bisogna rendersi conto di questa situazione e visto che abbiamo un ottimo Sindaco ecco un appello.

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I “runners” della stupidità si allenano sempre… ma non sono quelli che corrono.

Bisognerebbe pensare in drammatiche situazioni che l’acrimonia e l’odio si mettessero un passo indietro.

Invece basta leggere in giro e si continuano a moltiplicare i soliti pensieri.

Berlusconi dona una valanga di soldi? Tanto è un ladro.

Bertolaso dedica le sue competenze gratuitamente? Ma va, è forse santo?

Ci fermiamo qui perché l’elenco potrebbe annoiare per la lunghezza.

Fortunatamente le buone notizie contestate o irrise si uniscono a tante altre buone notizie.

E soprattutto buone azioni.

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