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pensieri sull'attualità

Mese: Febbraio 2020 (page 1 of 3)

Guardiamo il cielo.

Pare che per qualche tempo la Terra abbia avuto, e per poco ancora avrà, un compagno di viaggio nuovo: un piccolissimo satellite oltre alla Luna.

Almeno questa novità è semplicemente curiosa e per nulla allarmante.

Una di quelle sorprese che la Natura ci regala nel rammentarci della sua imprevedibile azione nel suo sopportarci.

L’hanno chiamato CD3 2020… avrebbero potuto dargli un nome più teneramente affettuoso.

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I politici servono e non si inventano… ovvio servono capaci.

Da anni siamo stati ossessionati dall’essere contro i politici… naturalmente sempre quelli di prima o quelli dell’altra parte.

Solo che la convivenza delle comunità non si gestisce con gli incapaci.

Così negli ultimi vent’anni abbiamo conosciuto il peggio che continuava a peggiorare.

I proverbi e la saggezza popolare possono soccorrerci, speriamo ben consigliare, e così speriamo che“non tutto il male venga per nuocere”.

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Un personaggio dannoso… potremmo insegnargli almeno l’educazione.

C’è un signore, tale Valdis Dombrovskis, che tutte le volte che parla fa danni al nostro Paese.

Benché sia il vice presidente della commissione europea sarebbe ora che ci fosse un Governo italiano che quanto meno insegnasse l’educazione ed il rispetto delle proporzioni.

Il signore sopra citato continua a fare dichiarazioni contro le decisioni che i vari governi italiani vanno facendo.

Quelli democratici si adeguano, quello brevissimo giallo verde voleva non adeguarsi, ma era incapace.

Ma spieghiamoci.

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Il Divin Pittore potete lasciarlo in pace?

Quest’anno le celebrazioni per i cinquecento anni della morte di Raffaello Sanzio.

Alle Scuderie del Quirinale vi sarà una grande mostra con tutte le opere di Raffaello dove addirittura ci saranno tutte quelle che sono uscite dall’Italia.

Un evento unico ed eccezionale realizzato dal Ministero dei Beni Culturali e presieduto da un grande storico come è Antonio Paolucci.

Bene, quattro signori, degnissimi, che hanno avuto la fortuna di essere nominati membri del comitato scientifico del Museo degli Uffizi, si sono dimessi perché non è stato tenuto in conto il loro parere che l’opera ivi conservata, il ritratto di Leone X, non dovesse muoversi per Roma.

Saranno preparati e intelligenti, lo sono certamente, ma ogni tanto la presunzione di esserlo in assoluto fa brutti scherzi.

E danni per il perenne vizio di svillaneggiare l’Italia.

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Martellarsi le palle.

Sconveniente perché scurrile, sconveniente perché non rispetta la parità di genere, sconveniente perché scorretto politicamente, sconveniente perché siamo un paese che non si ama.

La capacità maggiore sta nel farsi male, sta nel non capire che essere sempre contro chi governa anche quando bisogna comunque essere con chi governa è farsi male, sta nel continuare da parte di chi governa a demonizzare chi sta all’opposizione quando sarebbe opportuno essere concordi è farsi male.

Ma abbiamo in questo una lunga storia.

L’emergenza corona virus è l’ennesimo episodio.

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“Non amo né le camicie nere né quelle rosse, amo le camicie pulite”.

Lo Spirito Santo non ha perso l’intelligenza o la capacità di comprendere.

Magari nel rappresentarLo il Papa, nella sua traduzione di uomo, può usare accentuazioni che sono caratterizzate dalla sua storia o dalla sua provenienza, ma non stravolge.

Sono quelli che a loro volta riportano che stravolgono e modificano il messaggio.

Ieri il Papa ha ricordato la nefandezza dei totalitarismi del secolo scorso, degli estremismi, del terrorismo e del radicalismo che ancora ci perseguitano.

Un discorso non di parte o da considerare tale.

Solo la stupidità di certi politici odierni lo può far credere con il determinante contributo di giornalisti dello stesso livello.

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“Impressionati dalla reazione”.

È una affermazione positiva.

Giovanni Rezza, medico infettivologo direttore di ricerca dell’Istituto Nazionale di Sanità, lo ha affermato riportando l’opinione dei suoi collaboratori inviati in Lombardia per cooperare nella vicenda della diffusione del corona virus.

Hanno riscontrato efficienza e prontezza nel rispondere all’emergenza.

Siamo un Paese che quando vuole ha le competenze e le risorse per rispondere con intelligente capacità alle evenienze che drammaticamente fanno parte della storia del mondo.

Peccato che ci siano sempre gli inetti che devono giocare sporco.

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Comandare con i soldi degli altri…

La vicenda Intesa-UBI ci racconta un’altra delle cose che sarebbe bello non accadessero più.

Il cosiddetto gruppo di controllo di UBI è composto da alcuni investitori che hanno intorno all’8% del valore delle azioni a cui si aggiunge un leggermente più cospicuo 10% posseduto da due Fondazioni che sono sostanzialmente para pubbliche.

Con così poco controllano così tanto: la quarta banca italiana.

Curiosamente questo piccolo gruppo ha definito non in linea con l’etica di Ubi l’offerta di Intesa.

Non è certo in linea con i loro interessi piuttosto che con l’etica della Banca.

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I numeri e i soldi

Il problema dei migranti se rapportato ai problemi risolti è modesto, se rapportato ai soldi regalati ai delinquenti è enorme.

Se immaginiamo la dimensione dei Paesi dai quali provengono risulta ovvio che il numero di chi affronta il rischio del “viaggio” è assolutamente irrilevante.

Se immaginiamo quanto quest’anno sono riusciti nuovamente a guadagnare i delinquenti scafisti è spaventosamente schifoso.

Ragioniamo solo sui numeri ufficiali, forniti dal Ministero dell’Interno e dall’Europol Interpol.

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Vale per l’Italia.

L’operazione di Intesa San Paolo nei confronti di UBI Banca pare essere piaciuta agli operatori di mercato.

Parlare di tutto potrebbe apparire sciocco e palesarsi da professori su tutto ancor più incomprensibile.

Quindi qui non si entra certamente nel merito delle complicate analisi di finanza e mercato, ci si limita ad affrontare quello che appare nell’economia generale come un buon presupposto per costruire un forte istituto bancario, tutto italiano nella gestione e nel possibile controllo.

Una dimostrazione di consapevole autostima è necessaria.

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